Cuore Nero
Cuore Nero
Cuore Nero
Malone si siede accanto al letto. Afferra la mano di suo padre e la bacia. La pelle è ruvida e odora di disinfettante.
- Sono qui, pa’.
L’anziano non risponde. Il petto scheletrico si alza e si abbassa sotto le coperte, ma gli occhi restano chiusi.
Dalla bocca semiaperta cola un filo di bava: Malone estrae un fazzoletto e pulisce la guancia scarna.
- Quanto resterà ancora in questo stato?
Si volta: il Dottor Stanley fa spallucce, facendo tremare le guance grasse che sbucano fuori dalla mascherina.
- L’effetto dell’anestesia dovrebbe essersi quasi esaurito: suo padre si sveglierà da un momento all’altro – alza una delle mani da orso sulla spalla di Malone e la stringe. – L’intervento è andato bene e il suo corpo ha reagito magnificamente al trapianto.
Malone abbozza un sorriso.
- In famiglia siamo gente con la scorza dura.
Il medico ride e gli stritola la spalla.
- Ben detto. Poi, io non sono credente, ma trovare un donatore compatibile in così poco tempo ha del miracoloso.
Malone annuisce. Pulisce un altro filo di bava che sta colando dalla bocca del padre.
- Si. Un vero dono del Signore.
Malone sbatte un pugno sulla scrivania. Il portamatite trema, facendo oscillare penne ed evidenziatori al suo interno.
- Ma con chi crede di avere a che fare? Cazzo, dovrei sbatterla fuori a calci!
L’avvocato Flannagan incrocia le braccia.
- Commissario, penso che lei stia esagerando.
- Esagerando? Lei qui a offrirmi una tangente e pretende che io stia tranquillo?
L’avvocato alza le mani.
- Vada piano con le parole, Commissario. Io ho solo detto che il mio cliente sarebbe disposto a offrirle un supporto per il suo fondo pensione. Un modo come un altro per mostrare supporto verso un così fiero tutore della legge…
- Come no. E immagino che, in cambio, sarebbe il caso che io chiudessi un occhio sulla roba che il suo cliente fa passare nel porto, vero?
L’avvocato alza le spalle.
- Non possiamo in alcun modo influenzare il lavoro della Polizia. Certo, è risaputo che le Forze dell’Ordine non hanno risorse infinite e che il concentrarsi su un’indagine distoglie sempre tempo e uomini da altre situazioni. E ho sentito dire che la piaga delle bande di latinos nei quartieri del centro sta diventando più grave ogni giorno che passa…
Malone dà le spalle all’avvocato e si muove verso la finestra.
- Flannagan, le do un minuto per alzare i tacchi fuori di qui, prima che decida di inventarmi un buon motivo per sbatterla al fresco e lei sa che sono capace di farlo.
- Se le cose stanno così, riferirò quanto detto al mio cliente.
L’avvocato si alza, prende il borsalino e se lo cala in testa.
- Ah, un’altra cosa.
- Che vuole?
- Ci è giusta voce delle condizioni di suo padre… il mio cliente le esprime tutta la sua vicinanza per il dolore che lei e la sua famiglia state vivendo.
Malone si volta.
- Ma… voi come fate a saperlo?
- Avere amici nei posti giusti può fare la differenza, Commissario Malone - La bocca sottile di Flannagan si piega in un ghigno che, su un volto normale, potrebbe persino assomigliare a un sorriso. – E si dà il caso che il mio cliente abbia delle amicizie anche nel ramo dei… “pezzi di ricambio” per esseri umani, se così si può dire. Ci pensi, Commissario: nelle condizioni in cui versa suo padre, anche un singolo giorno di attesa può essere decisivo.
L’avvocato fa un cenno di saluto ed esce dall’ufficio.
Malone dà un altro pugno sulla scrivania, facendo rovesciare il portapenne.
Il vecchio apre gli occhi.
- Pa’!
Malone si alza in piedi e bacia la fronte del padre.
L’uomo lo guarda. Il mento gli trema.
- Ter…ry
- Si, sono qui, pa’. Non ti lascio.
-Terry… T-TGHAAAAAAAA!
Il fiotto di sangue colpisce Malone in faccia. Gli entra negli, occhi, nella bocca e nel naso. Lui arretra, pulendosi il volto con le mani.
Stanley lo afferra e lo spinge via.
- Infermieri, presto! Abbiamo una crisi di rigetto!
Malone barcolla: suo padre sta sputando sangue come una fontana ed è scosso da convulsioni. Un gruppo di infermieri interviene nella stanza e lo portano via, chiudendo la porta dietro di lui.
Malone si lancia sulla porta. Urla, ma nessuno gli apre.
Il sangue di suo padre ha il sapore di cose morte.
Il sapore della corruzione.
di Agostino Langellotti
Malone si siede accanto al letto. Afferra la mano di suo padre e la bacia. La pelle è ruvida e odora di disinfettante.
- Sono qui, pa’.
L’anziano non risponde. Il petto scheletrico si alza e si abbassa sotto le coperte, ma gli occhi restano chiusi.
Dalla bocca semiaperta cola un filo di bava: Malone estrae un fazzoletto e pulisce la guancia scarna.
- Quanto resterà ancora in questo stato?
Si volta: il Dottor Stanley fa spallucce, facendo tremare le guance grasse che sbucano fuori dalla mascherina.
- L’effetto dell’anestesia dovrebbe essersi quasi esaurito: suo padre si sveglierà da un momento all’altro – alza una delle mani da orso sulla spalla di Malone e la stringe. – L’intervento è andato bene e il suo corpo ha reagito magnificamente al trapianto.
Malone abbozza un sorriso.
- In famiglia siamo gente con la scorza dura.
Il medico ride e gli stritola la spalla.
- Ben detto. Poi, io non sono credente, ma trovare un donatore compatibile in così poco tempo ha del miracoloso.
Malone annuisce. Pulisce un altro filo di bava che sta colando dalla bocca del padre.
- Si. Un vero dono del Signore.
Malone sbatte un pugno sulla scrivania. Il portamatite trema, facendo oscillare penne ed evidenziatori al suo interno.
- Ma con chi crede di avere a che fare? Cazzo, dovrei sbatterla fuori a calci!
L’avvocato Flannagan incrocia le braccia.
- Commissario, penso che lei stia esagerando.
- Esagerando? Lei qui a offrirmi una tangente e pretende che io stia tranquillo?
L’avvocato alza le mani.
- Vada piano con le parole, Commissario. Io ho solo detto che il mio cliente sarebbe disposto a offrirle un supporto per il suo fondo pensione. Un modo come un altro per mostrare supporto verso un così fiero tutore della legge…
- Come no. E immagino che, in cambio, sarebbe il caso che io chiudessi un occhio sulla roba che il suo cliente fa passare nel porto, vero?
L’avvocato alza le spalle.
- Non possiamo in alcun modo influenzare il lavoro della Polizia. Certo, è risaputo che le Forze dell’Ordine non hanno risorse infinite e che il concentrarsi su un’indagine distoglie sempre tempo e uomini da altre situazioni. E ho sentito dire che la piaga delle bande di latinos nei quartieri del centro sta diventando più grave ogni giorno che passa…
Malone dà le spalle all’avvocato e si muove verso la finestra.
- Flannagan, le do un minuto per alzare i tacchi fuori di qui, prima che decida di inventarmi un buon motivo per sbatterla al fresco e lei sa che sono capace di farlo.
- Se le cose stanno così, riferirò quanto detto al mio cliente.
L’avvocato si alza, prende il borsalino e se lo cala in testa.
- Ah, un’altra cosa.
- Che vuole?
- Ci è giusta voce delle condizioni di suo padre… il mio cliente le esprime tutta la sua vicinanza per il dolore che lei e la sua famiglia state vivendo.
Malone si volta.
- Ma… voi come fate a saperlo?
- Avere amici nei posti giusti può fare la differenza, Commissario Malone - La bocca sottile di Flannagan si piega in un ghigno che, su un volto normale, potrebbe persino assomigliare a un sorriso. – E si dà il caso che il mio cliente abbia delle amicizie anche nel ramo dei… “pezzi di ricambio” per esseri umani, se così si può dire. Ci pensi, Commissario: nelle condizioni in cui versa suo padre, anche un singolo giorno di attesa può essere decisivo.
L’avvocato fa un cenno di saluto ed esce dall’ufficio.
Malone dà un altro pugno sulla scrivania, facendo rovesciare il portapenne.
Il vecchio apre gli occhi.
- Pa’!
Malone si alza in piedi e bacia la fronte del padre.
L’uomo lo guarda. Il mento gli trema.
- Ter…ry
- Si, sono qui, pa’. Non ti lascio.
-Terry… T-TGHAAAAAAAA!
Il fiotto di sangue colpisce Malone in faccia. Gli entra negli, occhi, nella bocca e nel naso. Lui arretra, pulendosi il volto con le mani.
Stanley lo afferra e lo spinge via.
- Infermieri, presto! Abbiamo una crisi di rigetto!
Malone barcolla: suo padre sta sputando sangue come una fontana ed è scosso da convulsioni. Un gruppo di infermieri interviene nella stanza e lo portano via, chiudendo la porta dietro di lui.
Malone si lancia sulla porta. Urla, ma nessuno gli apre.
Il sangue di suo padre ha il sapore di cose morte.
Il sapore della corruzione.
di Agostino Langellotti
Re: Cuore Nero
Ciao Agostino! Caratteri ok, malus minimo tempo per te, buona MICHELE VACCARI EDITION!
-
- Messaggi: 2993
Re: Cuore Nero
Cuore Nero di Agostino Langellotti Tema centrato. La storia ha un che di hard-boiled. L’incorruttibile Malone, deciso a rifiutare il supporto del viscido avvocato Flannagan che fa da tramite a un cliente armatore invischiato in traffici illeciti, ha un punto debole. Il padre malato di cuore. Rifiuta l’offerta di un cuore nuovo per il genitore, il quale è stato appena sottoposto a un trapianto ed è ancora debole. Scelta pagata con la vita del genitore. Il ripensamento finale del figlio mostra il cambio di Malone da integerrimo a corrotto. Molto belli e scorrevoli i dialoghi, e ben reso l’ursino Dottor Stanley.
Attenzione usa le virgolette di Inserisci simboli e ti riporto la frase corretta:
− Sì, un vero dono del Signore
Attenzione usa le virgolette di Inserisci simboli e ti riporto la frase corretta:
− Sì, un vero dono del Signore
Re: Cuore Nero
Accidenti, abbiamo quasi scritto lo stesso racconto, seppur con ambientazioni diverse!
Qui siamo nell’hard-boiled duro, un racconto di pancia dai toni polizieschi.
Non male la suddivisione in tre atti, artigianale e non troppo canonica ma convincente.
Mi hanno urtato parecchio i dialoghi e alcune gestualità dei pg stereotipate.
I pugni sulla scrivania.
“le do un minuto per alzare i tacchi…” (che poi un minuto è tantino per cacciare qualcuno in malo modo)
“Vada piano con le parole”
“Con chi crede di avere a che fare…”
“Ma voi come fate a saperlo…”
Questa è una penna decisamente esperta e quindi in un buon impianto, i clichè si notano il doppio.
Da evitare come la peste il Terry… T-TGHAAAAAAAA, funziona malissimo su un testo scritto.
Finale liricheggiante ma ci sta.
Qui siamo nell’hard-boiled duro, un racconto di pancia dai toni polizieschi.
Non male la suddivisione in tre atti, artigianale e non troppo canonica ma convincente.
Mi hanno urtato parecchio i dialoghi e alcune gestualità dei pg stereotipate.
I pugni sulla scrivania.
“le do un minuto per alzare i tacchi…” (che poi un minuto è tantino per cacciare qualcuno in malo modo)
“Vada piano con le parole”
“Con chi crede di avere a che fare…”
“Ma voi come fate a saperlo…”
Questa è una penna decisamente esperta e quindi in un buon impianto, i clichè si notano il doppio.
Da evitare come la peste il Terry… T-TGHAAAAAAAA, funziona malissimo su un testo scritto.
Finale liricheggiante ma ci sta.
- GiulianoCannoletta
- Messaggi: 536
Re: Cuore Nero
Ciao Agostino, sempre un piacere leggerti.
Racconto che fa il suo dovere, tema declinato in stile poliziesco (volevo scrivere hard-boiled ma mi sono accorto che sarei stato il terzo in tre commenti). I personaggi sono un po' stereotipati, nei ruoli, nelle movenze nei dialoghi, al punto che pare quasi una cosa voluta, un omaggio a film e romanzi del genere.
Qualche imprecisione ("Ci è giusta voce" o quel "supporto" ripetuto due volte in due righe), dovute presumo alla consegna sullo scadere.
Il finale è al limite dello splatter, ma secondo me funziona.
Complimenti, a rileggerci presto.
Giuliano
Racconto che fa il suo dovere, tema declinato in stile poliziesco (volevo scrivere hard-boiled ma mi sono accorto che sarei stato il terzo in tre commenti). I personaggi sono un po' stereotipati, nei ruoli, nelle movenze nei dialoghi, al punto che pare quasi una cosa voluta, un omaggio a film e romanzi del genere.
Qualche imprecisione ("Ci è giusta voce" o quel "supporto" ripetuto due volte in due righe), dovute presumo alla consegna sullo scadere.
Il finale è al limite dello splatter, ma secondo me funziona.
Complimenti, a rileggerci presto.
Giuliano
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar
Julio Cortázar
- Signor_Darcy
- Messaggi: 307
Re: Cuore Nero
Racconto scorrevole, abbastanza ben narrato, con una componente anche spaziale che rende più vivide le scene, ben diviso in tre parti, quasi un rondò musicale. Declinazione del tema letterale, ma ben resa e funzionale al racconto.
Forse un po' stereotipati i dialoghi della seconda parte, quella al commissariato, che perdono quindi un pelo di credibilità.
Non ho particolari appunti sullo stile.
"Un gruppo di infermieri interviene nella stanza e lo portano via": forse sarebbe più corretto "porta".
Forse un po' stereotipati i dialoghi della seconda parte, quella al commissariato, che perdono quindi un pelo di credibilità.
Non ho particolari appunti sullo stile.
"Un gruppo di infermieri interviene nella stanza e lo portano via": forse sarebbe più corretto "porta".
- ItaliaLeggendaria
- Messaggi: 172
Re: Cuore Nero
Ciao Agostino. Piacere di leggerti.
Il tema c'è, anche se bruttino l'aver sputato addosso al lettore il sapore corrotto, e il racconto scorre fluido. Un po' stereotipati i personaggi, ma niente che disturbi troppo la lettura. Buona l'alternanza temporale e buoni i dettagli che arricchiscono la scena. Non c'è molto da aggiungere, se non che da una penna come la tua mi sarei aspettata più inventiva e dialoghi più accattivanti.
Buona prova.
Il tema c'è, anche se bruttino l'aver sputato addosso al lettore il sapore corrotto, e il racconto scorre fluido. Un po' stereotipati i personaggi, ma niente che disturbi troppo la lettura. Buona l'alternanza temporale e buoni i dettagli che arricchiscono la scena. Non c'è molto da aggiungere, se non che da una penna come la tua mi sarei aspettata più inventiva e dialoghi più accattivanti.
Buona prova.
- Emiliano Maramonte
- Messaggi: 1107
- Contatta:
Re: Cuore Nero
Ciao Agostino, bentrovato!
Nel complesso ho gradito il tuo racconto. E' onesto, arriva dove deve arrivare, e lo fa in maniera ordinata e senza particolari sussulti. Mi accodo a chi ha parlato di stereotipi e, aggiungo, un po' più di impegno sui dialoghi avrebbe dato una marcia in più al valore del testo, che è comunque buono, ma immagino che sia stato "doloroso" dover rinunciare a qualche rilettura in più per l'ansia del tempo che scorreva... Minuti Contati è anche questo.
Non ho altro da aggiungere. Tema centratissimo.
In bocca al lupo!
Emiliano.
Nel complesso ho gradito il tuo racconto. E' onesto, arriva dove deve arrivare, e lo fa in maniera ordinata e senza particolari sussulti. Mi accodo a chi ha parlato di stereotipi e, aggiungo, un po' più di impegno sui dialoghi avrebbe dato una marcia in più al valore del testo, che è comunque buono, ma immagino che sia stato "doloroso" dover rinunciare a qualche rilettura in più per l'ansia del tempo che scorreva... Minuti Contati è anche questo.
Non ho altro da aggiungere. Tema centratissimo.
In bocca al lupo!
Emiliano.
- Davide_Mannucci
- Messaggi: 434
Re: Cuore Nero
Ciao Agostino, un piacere rileggerti!
Al netto di quanto già è stato detto agli stereotipi, trovo il tuo racconto un po’ al di sotto di quello che di solito ci regali. Lo stile è buono, per carità ma è come se non avessi avuto tempo o energia sufficiente per spremerti di più su alcuni passaggi, come i dialoghi. La fretta o la stanchezza si vede negli errori che già ti sono stati segnalati (come “portano” anziché “porta”). Detto questo tu, anche quando non sei in forma tiri fuori sempre dei racconti da 7 sul registro di classe (e son bassino di voti io).
Prova comunque buona.
A presto
Al netto di quanto già è stato detto agli stereotipi, trovo il tuo racconto un po’ al di sotto di quello che di solito ci regali. Lo stile è buono, per carità ma è come se non avessi avuto tempo o energia sufficiente per spremerti di più su alcuni passaggi, come i dialoghi. La fretta o la stanchezza si vede negli errori che già ti sono stati segnalati (come “portano” anziché “porta”). Detto questo tu, anche quando non sei in forma tiri fuori sempre dei racconti da 7 sul registro di classe (e son bassino di voti io).
Prova comunque buona.
A presto
Davide Mannucci
- MatteoBorile
- Messaggi: 20
Re: Cuore Nero
Ciao Agostino, piacere di averti letto.
Abbiamo scelto un setting simile anche se tu hai sviluppato la tua storia in maniera abbastanza diversa rispetto a me; evito anche con te di contare i refusi (qualcuno mi è saltato agli occhi) e cose del genere; in generale il racconto ha un buon ritmo e secondo me sono chiare le sue influenze da hard boiled all'americana anche se forse fossi in te avrei osato un po' di più con la crudezza del linguaggio in qualche punto: niente di eccessivo, giusto quanto basta. Per il resto, complimenti per il racconto, buon contest e speriamo di rileggerti presto.
Abbiamo scelto un setting simile anche se tu hai sviluppato la tua storia in maniera abbastanza diversa rispetto a me; evito anche con te di contare i refusi (qualcuno mi è saltato agli occhi) e cose del genere; in generale il racconto ha un buon ritmo e secondo me sono chiare le sue influenze da hard boiled all'americana anche se forse fossi in te avrei osato un po' di più con la crudezza del linguaggio in qualche punto: niente di eccessivo, giusto quanto basta. Per il resto, complimenti per il racconto, buon contest e speriamo di rileggerti presto.
Torna a “168 All Time - Michele Vaccari Edition - la 3° della Decima Era”
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite